La Monarchia delle Banane

"Il pubblico è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente". S.B.

Doni , calcio e scommesse. Storie di sport e milioni troppo invitanti

Per Cristiano Doni, come per gli altri calciatoi coinvolti, vale al solito la presunzione di innocenza. Certo che le intercettazioni, il tentativc di fuga, gettano una luce sinistra sulla situazione dell’ex-giocatore dell’Atalanta, per cui con tutte le cautele del caso una riflessione forse va fatta.

Questo ragazzo, a differenza forse degli altri calciatori coinvolti, ha guadagnato nella sua carriera discreti ingaggi, da Serie A (l’ultimo di 450 milioni di euro). Come avviene che un giovane. che fa uno dei mestieri più invidiati, portando a casa stipendi che nell’Italia di oggi sembrano ancor più da privilegiato, rovina una carriera, una storia personale e sportiva da “bandiera”, probabilmente la propria vita? Mi auguro che si tratti di un clamoroso errore giudiziario, ma se ciò non dovesse essere si tratta di una storia che ci avvisa ancora una volta dei pericoli di dare lo sport in pasto alla criminalità organizzata di mezzo mondo, mettendogli su un piatto d’argento la potenziale corruttibilità di decine di sportivi che possono influenzare non solo l’esito finale degli eventi sportivi ma anche quella serie di eventi minori sui cui scommettere (per capirci numero di gol, numero di rigori, etc) che si prestano particolarmente ad essere alterati. Non è un caso che le agenzie fisiche ed online sono spuntate come funghi e la pubblicità ci bombarda quotidianamente. Cosa è rimasto di  sportivo nello sport?

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